15.09.2022

Come funziona l’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia e qual è il suo scopo?

L’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia non è obbligatoria in Svizzera. Tuttavia, per un datore di lavoro è relativamente importante stipulare un’assicurazione che preveda il pagamento di indennità giornaliere in caso di malattia. Un problema di salute può colpire chiunque. In un’azienda, un’assenza può causare seri problemi di organizzazione. È perciò necessario avere una buona copertura per evitare qualsiasi perdita finanziaria.

Immaginiamo che uno dei vostri collaboratori si ammali, e che questa malattia comporti un’incapacità lavorativa parziale o persino totale. In assenza di un’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia, conformemente all’art. 324a del Codice delle obbligazioni, dovreste continuare a versare il salario pieno a questo collaboratore per un certo periodo di tempo, pur dovendo probabilmente già sostenere delle spese supplementari per la sostituzione del dipendente assente. D’altro canto, senza un’assicurazione di questo tipo, secondo il regime legale il collaboratore assente a causa di un grave problema di salute riceverà lo stipendio solo per un periodo di tempo limitato (Scala bernese: 3 settimane nel 1° anno di servizio, 1 mese nel 2° anno di servizio ecc.).

In questo articolo, vi presentiamo sotto forma di domande e risposte l’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia nonché le sue specificità.

 

 

Che cos’è l’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia?

L’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia copre le perdite finanziarie temporanee in caso di malattia e, in base alle condizioni di assicurazione, può coprire anche le assenze in caso di congedo di maternità e paternità. Permette al collaboratore di compensare la perdita di guadagno quando si trova in incapacità lavorativa parziale o totale garantendogli un’indennità giornaliera.

 

In che modo e per quanto tempo interviene l’assicurazione?

Queste indennità vengono versate di regola al datore di lavoro, che continua a pagare il salario al collaboratore durante la sua assenza. L’indennità viene corrisposta proporzionalmente all’incapacità lavorativa a partire da una soglia minima (di regola il 25%) e, in caso di malattia grave, la durata massima del versamento delle indennità può arrivare fino a 720 o addirittura 730 giorni, secondo il modello di assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia.

 

Esiste una copertura anche in caso di maternità?

Dopo un parto, durante il congedo di maternità e paternità, l’assicurazione perdita di guadagno può versare un’indennità giornaliera complementare ai neogenitori per completare le indennità dell’assicurazione di maternità e paternità federale, dato che queste coprono soltanto l’80% del salario fino a un reddito annuo massimo di CHF 88’200.–.

 

Quali sono gli aspetti più importanti in caso di stipulazione di questo tipo di assicurazione?

Quando si stipula una polizza assicurativa per la perdita di guadagno, occorre definire e adattare diversi elementi. In primo luogo, si deve decidere se si intende assicurare i propri dipendenti esclusivamente contro il rischio di malattia o anche contro il rischio di perdita di guadagno durante la maternità e paternità. In secondo luogo, occorre definire la percentuale del salario che si intende assicurare, che determinerà l’importo delle indennità (ad esempio l’80% del salario), nonché il periodo di attesa. Quest’ultimo viene calcolato a partire dall’inizio dell’incapacità lavorativa e determinerà il giorno a partire dal quale avrà inizio il versamento delle indennità.

 

Come scegliere il giusto periodo di attesa?

Se il datore di lavoro vuole tutelarsi finanziariamente contro tutti i tipi di malattia, comprese quelle benigne, è meglio optare per un periodo di attesa breve. Se invece desidera soltanto una copertura per le malattie gravi, sarà sufficiente un periodo di attesa più lungo.

 

La stipulazione di questo tipo di assicurazione può diventare un obbligo?

Sebbene la legge non esiga formalmente la stipulazione di un’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia, alcune convenzioni collettive hanno preso in considerazione tutti i vantaggi sociali di tale assicurazione, rendendola obbligatoria in alcuni settori professionali. Ad esempio, il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore alberghiero e della ristorazione (CCNL) impone ai datori di lavoro la stipulazione di un’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia che copre al minimo l’80% del salario durante 720 giorni, dopo un periodo di attesa di 60 giorni.

 

Chi può stipulare un’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia?

Può essere sottoscritta sia dal datore di lavoro che desidera assicurare i propri dipendenti, sia da un indipendente per coprire la propria perdita di guadagno. Se il datore di lavoro vuole tutelare i suoi collaboratori, stipula un’assicurazione collettiva. Se inoltre desidera proteggere sé stesso, stipula un’assicurazione individuale.

C’è un’eccezione: se il datore di lavoro è organizzato sotto forma di società anonima (SA) o società a garanzia limitata (Sagl), l’assicurato è la società stessa in quanto dotata di personalità giuridica. Sono assicurati collettivamente tutti i collaboratori, incluso il personale che rappresenta il datore di lavoro (il direttore ad esempio).

Al termine del contratto, l’ex collaboratore esce dall’assicurazione collettiva e ha la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione perdita di guadagno individuale di libero passaggio, a condizione che non inizi un nuovo lavoro presso un altro datore che offre anch’esso un’assicurazione collettiva. Quest’assicurazione può essere utile, ad esempio, in caso di un periodo di disoccupazione.

L’assicurazione perdita di guadagno individuale di libero passaggio permette al collaboratore di stipulare personalmente un’assicurazione che offre la stessa copertura dell’assicurazione collettiva e non richiede un esame dello stato di salute. Non può essere emessa alcuna riserva da parte dell’assicuratore.

 

Chi paga l’assicurazione perdita di guadagno?

Per quanto riguarda l’assicurazione collettiva, il datore di lavoro deve versare almeno la metà dei premi assicurativi dei suoi dipendenti se vuole essere esonerato dall’obbligo di pagare lo stipendio conformemente alla scala bernese. L’altra metà può essere dedotta direttamente dallo stipendio lordo del dipendente.

Se le indennità vengono versate in caso di incapacità lavorativa, il collaboratore è esentato dal pagamento di questo premio, a condizione che non riceva dal datore di lavoro un importo superiore alle prestazioni assicurative.

Nel caso dell’assicurazione individuale, spetta all’assicurato pagare i suoi premi. Nell’assicurazione individuale di libero passaggio, l’ex dipendente paga lui stesso il premio assicurativo.

 

Come viene calcolata la tariffa di un’assicurazione perdita di guadagno?

In primo luogo, la tariffa dell’assicurazione è calcolata in funzione del settore professionale. In effetti, il rischio assicurato dipende in parte dalla difficoltà del lavoro.

L’importo del premio può inoltre variare in funzione della scelta dell’assicurato: 

  • il(i) rischio(i) assicurato(i), ossia esclusivamente malattia o anche maternità e paternità;
  • la durata del periodo di attesa, che può variare da 0 a 180 giorni;
  • la percentuale del salario assicurato (dall’80 al 100%)

Il costo dei sinistri pagati può indurre l’assicuratore a modificare il premio nel corso del contratto nel caso in cui, per un periodo prolungato, si verifichi uno squilibrio importante tra le prestazioni percepite dall’assicurato e i premi pagati.

Al contrario, se il contratto assicurativo ha una buona redditività su un periodo definito, in funzione delle condizioni di assicurazione l’assicurato può beneficiare di una partecipazione finanziaria alle eccedenze. Per eccedenze si intende la differenza tra il premio netto incassato e le prestazioni erogate.

Riassumendo, anche se facoltativa, l’assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia è caldamente raccomandata, in quanto garantisce un’importante sicurezza sia per il datore di lavoro che per tutti i suoi collaboratori.

 

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